Caduta della volta celeste
Molto tempo fa uno sciamano (il cui villaggio si trovava nel primo livello) morì. Gli antenati divennero furiosi e incominciarono a colpire con scuri di pietra i pali che sostenevano la volta celeste. Altri sciamani sostenevano con le mani e puntellavano con alberi di cacao la volta celeste incrinata, che minacciava di cadere. Una parte della volta celeste cadde con alcuni antenati sciamani e formò la terra (il terzo livello). Gli Amarihitheri furono spinti sottoterra, dove vivono ancora oggi (quarto livello). Non avendo più né foresta né animali, gli Amarihitheri, quando hanno fame, risalgono sulla terra per cibarsi delle anime dei bambini yanomani[1].
Questo mito descrive la tensione cosmica che resiste alle radici della terra. A causa della morte di un vecchio sciamano, l'antica armonia dei cieli si incrina. Se la volta celeste fosse crollata completamente ne sarebbe risultato un caos totale. Ma ecco che gli sciamani, sostenendola con le loro mani e puntellandola con alberi di cacao, riescono a restaurare l'antica armonia. La parte periferica della volta celeste crolla nonostante tutti gli sforzi e si ricrea una nuova armonia, la terra. L'armonia cosmica delle origini non sarà più la stessa.
Gli Amarihitheri rappresentano le continue sfide che gli sciamani e gli Yanomami dovranno affrontare e vincere.
- ^ G. Damioli, G. Saffirio, Yanomami. Indios dell’Amazzonia, Edizioni Il capitello, p. 24.