Aristotelis De animalibus

Autore

Aristotele
Titolo

Aristotelis De animalibus
Tipo

Incunabolo
Commento

320 x 500 mm
De animalibus di Aristotele in incunabolo stampato nel 1476 a Venezia presso Johann von Köln e Johann Manthen.
L’incunabolo tramanda il De animalibus aristotelico nella traduzione dal greco di Teodoro di Gaza (1408/10-1475) dedicata a Papa Sisto IV.
Il De animalibus costituisce una raccolta zoologica composta da tre testi: Historia animalium (in 10 libri), De partibus animalium (in 4 libri) e De motu animalium (in 5 libri).
Le ricerche sugli animali di Aristotele hanno anche importanza medica, poiché forniscono una ricostruzione dei fenomeni biologici animali comuni anche all’uomo, come la riproduzione, l’anatomia e la fisiologia.
Il testo era già noto nel Medioevo grazie alle traduzioni sia dall’arabo sia dal greco. La prima traduzione fu effettuata prima del 1220 dall’arabo al latino per opera di Michele Scoto (1175 ca.-1234 ca.), filosofo, scienziato ed astrologo alla corte di Federico II.
La traduzione medievale dal greco dei testi sugli animali di Aristotele è opera invece del domenicano Guglielmo di Moerbeke (1215 ca.-1286).
Nel 1255 i libri De animalibus divennero parte del curriculum della Facoltà della Arti di Parigi, facoltà propedeutica a quella di Medicina. Gli scritti zoologici di Aristotele, assieme ai Parva naturalia, costituirono così una fondamentale integrazione alle osservazioni di Ippocrate e Galeno.
Bibliografia:
• M. Hausbergher, Gli incunaboli della Biblioteca capitolare di Trento, Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici, Trento, 2009, pp. 14-15, scheda 12;
• G. Furlani, Le antiche versioni araba, latina ed ebraica del De partibus animalium di Aristotele, in “Rivista di studi orientali” IX (1922), pp. 237-257;
• G. Lacombe, Aristoteles Latinus. Codices, I, Roma 1939, 80-85; II, Cambridge University Press, Cambridge, 1955, p. 785;
• P. B. Rossi, La zoologia di Aristotele nel medioevo: recenti edizioni, in “Aevum” 78/n.2 (2004), pp. 575–613.
• A. M. I. Van Oppenraay (a cura di), Aristotele De Animalibus . Michael Scot's Arabic-Latin Translation, Volume 1a: Books I-III: History of Animals (Aristoteles Semitico-Latinus 5.1.a), Brill, Leiden 2020;
• A. M. I. Van Oppenraay, Avicenna’s Liber de animalibus (‘Abbreviatio Avicennae’). Preliminaries and State of Affairs, in «Documenti e studi sulla tradizione filosofica medievale» XXVIII (2017), pp. 401-416;
• P. van der Eijk, Aristotle and His School, in Id., Medicine and Philosophy in Classical Antiquity: Doctors and Philosophers on Nature, Soul, Health and Disease, Cambridge University Press, Cambridge, 2005, pp. 139-278.
ID

Archivio diocesano tridentino, Biblioteca capitolare, 159
Data

1476