"Melothesia"

La melothesia è una branca della medicina astrologica che assegnava ad ogni parte del corpo umano, dalla testa ai piedi ("a capite ad calcem"), un pianeta o un segno zodiacale e aveva il fine di curare le alterazioni del corpo e della psiche umana in base alla disposizione degli astri.

Le parti del corpo erano così associate alle costellazioni:

Anche i sette pianeti conosciuti in epoca premoderna erano associati a determinate parti:

In quest’ottica, malattie, temperamenti e squilibri erano il risultato della diretta influenza delle stelle. Compito del medico era stabilire giorno ed ora dell’insorgere della malattia e confrontarla con la posizione dei corpi celesti. Importante era considerare la posizione e l’aspetto della Luna –corpo celeste ritenuto in grado di influire in modo particolare sugli umori– ed i segni zodiacali, benigni o nefasti ed in grado di riequilibrare o squilibrare ulteriormente i temperamenti. 

La melothesia è esaminata per la prima volta in modo sistematico nell’Astronomicon, il più antico trattato latino sull’astrologia, dell’autore romano Marco Manilio (I sec. a.C.).

Anche il Tetrabiblos di Claudio Tolomeo (II sec. d.C.) ci informa su questa dottrina e fornisce istruzioni in merito:

Il pianeta malefico in transito su di un angolo […] provocherà malattie e affezioni croniche: il tipo delle quali sarà indicato dai luoghi dell’orizzonte, dai segni zodiacali, dalla natura dei pianeti malefici, dei pianeti afflitti […]. I segni zodiacali che comprendono la parte afflitta dell’orizzonte indicano la parte del corpo che verrà colpita […]. La natura dei pianeti regola i tipi e le cause degli effetti”.
Claudio Tolomeo, Le previsioni astrologiche (Tetrabiblos), a cura di Simonetta Feraboli, Fondazione Lorenzo Valla, 1985, III, 13, p. 249.