L'osservazione

Aristotele

Lo studio dell’anatomia, della fisiologia e della psicologia nell’Antichità è in larga parte basato sulle osservazioni anatomiche, biologiche e zoologiche del filosofo Aristotele (384 ca. a.C. – 322 a.C). Le ricerche sugli animali di Aristotele hanno una notevole importanza medica, poiché forniscono una ricostruzione delle attività e dei fenomeni biologici comuni agli animali e all’uomo, come nel caso della riproduzione, dell’anatomia e della fisiologia.

La zoologia aristotelica sarà nota alla latinità medievale attraverso il De animalibus, una raccolta di tre testi: l’Historia animalium o Indagine sugli animali (in 10 libri), il De partibus animalium o Sulle parti degli animali (in 4 libri) e il De motu animalium o Sul moto degli animali (in 5 libri).

Importanti per lo studio dei fenomeni che interessano il corpo e l’anima sono anche i trattati che fanno parte della raccolta nota come come Parva naturalia Piccoli trattati di filosofia della natura. Il De sensu et sensibilibus (Sulla sensazione e l'oggetto del sentire) analizza i meccanismi della percezione sensibile; il De memoria et reminiscentia (Sulla memoria e sulla facoltà di ricordare) fornisce una definizione di cosa sia la memoria e a quale parte dell’anima essa appartenga; il De longitudine et brevitate vitae (Sulla durata e sulla brevità della vita) indaga la durata media della vita di varie specie di piante ed animali; il De somno et vigilia (Sul sonno e sulla veglia) studia il sonno e lo stato del pensiero, della memoria e dei sensi durante il sonno; il De insomniis (Sui sogni) e il De divinatione per somnum (Sulla divinazione attraverso il sogno) trattano dei sogni in generale e del sogno premonitore in particolare.

Nel 1255 i libri De animalibus divennero parte del curriculum della Facoltà delle Arti di Parigi, facoltà propedeutica a quella di medicina. Di conseguenza gli scritti zoologici di Aristotele, assieme ai Parva naturalia, costituirono una fondamentale integrazione alle opere di Ippocrate e Galeno.

 

Per approfondire:

Aristotele, La vita, a cura di D. Lanza e M. Vegetti, Bompiani, Milano, 2018.

Galeno

Originario di Pergamo e formatosi non solo in medicina ma anche nella filosofia di Aristotele, Galeno (129 d.C.-201 d.C.) è il più importante medico dell’Antichità dopo Ippocrate. Dopo aver viaggiato tra la sua città natale e aver soggiornato a Smirne, Alessandria e Roma, divenne medico personale dell’imperatore Marco Aurelio.

Galeno acquisì le sue conoscenze di anatomia attraverso l’osservazione diretta degli animali (specialmente capre, maiali e scimmie) e lo studio dei testi dei medici alessandrini. Nonostante le sue numerose osservazioni, la sua ricostruzione dell’anatomia umana a partire dagli animali presenta inesattezze o lacune, come dimostrerà nel Cinquecento l’anatomista Andrea Vesalio (Andreas van Wesel, 1514-1564).

Le osservazioni di Galeno sono guidate dall’idea fondamentale che tutte le parti e gli organi del corpo umano sono stati destinati ad un preciso scopo da un Essere razionale supremo e provvidente.

 

Per approfondire:

Galeno, L'anima e il dolore, Rizzoli, Milano, 2021.

Tolomeo

Claudio Tolomeo (100 d. C. ca. - dopo il 170), astronomo, matematico e geografo di Alessandria d’Egitto è conosciuto soprattutto per le sue osservazioni del cielo raccolte nel trattato astronomico-matematico noto come Almagesto. In quest’opera in tredici libri Tolomeo tratta della sfera celeste, dei moti del Sole e della Luna, della distanza Sole-Terra-Luna e delle eclissi, propone un catalogo delle stelle, descrive la Via Lattea e formula una teoria dei pianeti. Il testo raccoglie i dati sul movimento e sulla posizione degli astri ricavati dall'osservazione delle sfere celesti. Presupposto del sistema tolemaico è che la Terra, di forma sferica, sia immobile al centro dell’universo, mentre il sole e gli altri corpi celesti ruotano intorno ad essa.

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