L'astrologia medievale
L'astrologia medievale si suddivide in quattro specie:
1. Elezioni (Electiones), che indagano quale sia il momento opportuno o propizio per intraprendere un'attività;
2. Interrogazioni (Interrogationes), cioè consulenze richieste agli astrologi su questioni di carattere pratico e sui bisogni concreti dell'uomo medievale (ad esempio, agli astrologi si chiedeva se fosse opportuno intraprendere un viaggio, se ci fosse il rischio di venire derubati, fatti prigionieri o uccisi, etc.);
3. Genetliaca o oroscopica, cioè l'arte di predire gli accadimenti futuri della vita di un individuo a partire dalla configurazione astrale al momento della sua nascita (oroscopo);
4. Teoria delle grandi congiunzioni, sulla cui base si potevano formulare previsioni su eventi catastrofici (diluvi, incendi, terremoti, pestilenze, etc.) e avvenimenti storico-politici di grande portata (fine di regni, mutamenti politici, comparsa di profeti o grandi personalità, etc.) alla luce degli allineamenti dei pianeti più lontani dalla Terra (Saturno, Giove e Marte).
Accanto all'astrologia esistevano poi altre tecniche di predizione del futuro come la geomanzia e la divinazione attraverso i sogni, che divennero patrimonio della latinità medievale anche grazie al movimento delle traduzioni, con cui l'Occidente a partire dal XII secolo si riappropriò dei testi scientifici antichi e delle opere degli Arabi.
Per approfondire:
S. Caroti, L'astrologia in Italia, Newton Compton, Roma, 1983.
O. Pompeo Faracovi, Gli oroscopi di Cristo, Marsilio, Venezia, 1999.
E. Garin, Lo zodiaco della vita. La polemica sull'astrologia dal Trecento al Cinquecento, Laterza, Roma-Bari, 2007.