La Scuola medica di Salerno

La prima scuola di medicina nel mondo latino medievale

Un momento fondamentale nello sviluppo della scienza medica medievale è rappresentato dalla cosiddetta Scuola medica di Salerno, la prima e più importante istituzione medica dell’Europa medievale, che, tra il IX e l’XI secolo, fornisce un notevole impulso al processo delle traduzioni di testi arabi, favorisce gli scambi culturali tra Oriente ed Occidente e contribuisce all’accrescimento delle conoscenze mediche e scientifiche. La nascita di questa 'scuola' è avvolta nel mistero. Secondo una leggenda, la più antica scuola medica d'Europa sarebbe stata fondata nella città di Salerno, nota anche come Hippocratica civitas, dopo l’incontro di quattro maestri: un latino, un greco, un arabo e un ebreo, tre dei quali svolgevano la professione medica. A prescindere dalle leggende sulle origini, l'insegnamento della medicina e la pratica medica sarebbero attestati a Salerno a partire dall’inizio del IX secolo. Dagli autori della Scuola di Salerno provengono raccolte di scritti basati primariamente sulle dottrine di Ippocrate, Galeno ed Avicenna. Tra gli esponenti delle scuola va ricordato Costantino l’Africano (1020-1087), medico, monaco cassinese e traduttore di molti testi di medicina arabi in latino.

Dieta, igiene e prevenzione

Il De conservanda bona valetudine Opusculum scholae Salerni ('Opuscolo della Scuola di Salerno sulla preservazione della buona salute'), o Flos medicinae Scholae Salernitanae ('Fiore di medicina della Scuola di Salerno') o Regimen Sanitatis Salerni ('Regime della Scuola di Salerno'), è il testo più famoso della Scuola medica salernitana. Il Flos medicinae è un poema latino in versi di cui non si conoscono l’autore o gli autori né la data esatta di compilazione. Probabilmente si tratta di un’opera collettiva i cui primi versi sarebbero stati composti attorno al X secolo. Il testo contiene precetti igienici e dietetici per il mantenimento della salute e trasmette rimedi per le malattie. L’opera appartiene al genere letterario dei tacuina sanitatis e theatra sanitatis, raccolte enciclopediche che miravano a salvaguardare la salute tenendo conto delle caratteristiche (freddo, caldo, umido e secco) tipiche dei cibi, delle regioni, dei quattro elementi, dei quattro umori del corpo umano (bile nera, flegma, sangue e bile gialla), dei temperamenti umani (malinconico, flemmatico, sanguigno e collerico) e delle quattro stagioni.

 

Per approfondire:

P. O. Kristeller, Studi sulla scuola medica salernitana, Istituto italiano per gli studi filosofici, Napoli, 1986.

Se ti mancheranno i medici, per te siano medici
queste tre cose: un animo lieto, il riposo, una dieta moderata.

Da "De conservanda bona valetudine", ed. Venezia, Leni 1573, c. 5r

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