La peste
Intorno al 1347-48 la grande pandemia di peste nota come “morte nera” raggiunse l'Europa. Il morbo falcidiò la popolazione europea dell’epoca e tornò ad ondate successive fino al Settecento. Il rapido diffondersi della peste nel Trecento (giunse a Trento nel 1348) e l’elevato tasso di mortalità costituivano i tratti distintivi di questa malattia rispetto alle altre epidemie.
Sin dal suo primo apparire, la pandemia di peste si dimostrò resistente a ogni tentativo di spiegazione sulla base del 'paradigma umorale', che riconduceva l'insorgere delle malattie all'alterazione dell'equilibrio tra i quattro umori del corpo umano. I medici medievali si muovevano all'interno del paradigma ippocratico-galenico, che impedì loro di comprendere le cause della peste, di capire perché così tante persone cadessero vittima di questa malattia in così poco tempo e di produrre delle cure efficaci.