Il paradigma antico

Le fonti antiche

La conoscenza scientifica medievale recepisce, aggiorna, integra ed approfondisce le teorie dell'Antichità. In particolare, le opere di Aristotele, a partire dalla loro riscoperta nel XII secolo, costituirono per secoli il fondamento della cosmologia, della fisica e della metafisica occidentali.
Auctoritates erano detti in epoca medievale i grandi autori antichi, le cui opere rappresentarono a tutti gli effetti (soprattutto a partire dalla nascita dell'Università sul finire del XII secolo) i testi fondamentali nei vari ambiti del sapere:  Aristotele nella filosofia, Ippocrate e Galeno nella medicina e Tolomeo  nella scienza degli astri.

Per comprendere il complesso intrecciarsi di medicina e astrologia nel Medioevo, è quindi necessario considerare questo articolato contesto teorico: sulla base di questi autori di riferimento e a partire dall'osservazione della realtà, la scienza medievale indicava le cause dei fenomeni celesti, delle patologie e dei processi fisio-biologici e forniva interpretazioni razionali.  Le teorie "scientifiche" permettevano inoltre di intervenire nella realtà con efficacia.

Per approfondire:

Ippocrate, L'arte della medicina, a cura di C. Carena, Einaudi, Torino, 2020.

C. Natali, Aristotele, Carocci, Roma, 2014.

V. Boudon–Millot, Galeno di Pergamo. Un medico greco a Roma, Carocci, Roma, 2016.

F. F. Repellini, "Tolomeo", S. Petruccioli (a cura di), Storia della scienza, vol. 1, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2001, pp. 963-979.