Trento, Archivio diocesano tridentino, Biblioteca capitolare, ms.70
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Segnatura
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Trento, Archivio diocesano tridentino, Biblioteca capitolare, ms.70
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Tipo
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Manoscritto
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Commento
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Il manoscritto è composto da due unità codicologiche, entrambe risalenti al XIV secolo, originariamente distinte e successivamente riunite assieme a formare il manoscritto così come lo vediamo oggi.
Il codice riunisce assieme il sapere sacro e quello profano o magico di origine araba.
La prima sezione trasmette ai ff. 1ra-186vb l’ Historia scholastica, il capolavoro di Pietro Comestore (1100?-1179; c. 1r). Il testo è un’ampia compilazione di storia sacra dalle origini del mondo fino al viaggio di Paolo a Roma basata sui testi biblici e sulle opere dei padri della Chiesa.
La seconda unità, ff. 187-208, trasmette due trattati pseudo-aristotelici.
Ai ff. 187ra-206rb è infatti contenuto il Secretum Secretorum o Liber moralium de regimine regum principum ac dominorum, un’opera attribuita ad Aristotele ma composta in realtà nel mondo arabo attorno al X secolo (c. 187r). Il testo trasmette in forma di epistola gli insegnamenti di Aristotele al discepolo Alessandro Magno e fornisce indicazioni di strategia politica assieme a nozioni di dietetica. Il testo è stato tradotto in latino nel XII secolo da Giovanni da Siviglia (in una versione breve) e da Filippo da Tripoli (in una versione più lunga). La traduzione trasmessa dal manoscritto è quella di Filippo da Tripoli.
Ai ff. 207ra-208vb è invece contenuto il trattato pseudo-aristotelico De pomo, un’opera neoplatonica originariamente composta in arabo prima del X secolo (c. 207r). Il titolo Liber de pomo sive de morte Aristotelis, deriva dal fatto che il testo presenta Aristotele morente ma ravvivato dall'odore di una mela, mentre discute dell’immortalità dell’anima.
Il codice contiene nei margini disegni di draghi ed animali fantastici (cc. 14v, 17v, 20r, 20v, 25v, 33r, 37v, 40v, 48v, 50v, 53v).
Restaurato a Firenze nel 1978.
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Bibliografia:
• A. Paolini, I manoscritti medievali di Trento e provincia, Edizioni del Galluzzo, Firenze, 2010, pp. 78-79, scheda n. 45;
• Pseudo-Aristotele, Secretum secretorum, cum glossis et notulis, a cura di R. Steele, in Opera hactenus inedita Rogeri Baconi, Oxford 1920;
• M. Plezia, Aristotelis qui ferebatur Liber de pomo. Versio latina Manfredi, Varsavia 1960;
• A. Beccarisi, Le Liber de Pomo seu de morte Aristotelis. Quand l'exemple devient récit, in: Thomas Ricklin (hrsg.), Exempla docent. Les exemples philosophiques de l'Antiquité à la Renaissance, Paris 2006, pp. 277-292.