Johannis Stoflerino Elucidatio fabricae ususque astrolabii

Titolo

Johannis Stoflerino Elucidatio fabricae ususque astrolabii

Tipo

Cinquecentina

Commento

Il testo fornisce istruzioni sulla costruzione dell’astrolabio, uno strumento portatile che permette di misurare l’altezza delle stelle, della Luna o del Sole sull’orizzonte, di determinare relazioni di carattere astronomico e topografico, di stabilire le ore del giorno e della notte e di formulare oroscopi.
Questa stampa testimonia l’utilizzo di questo dispositivo ben oltre il Medioevo.
Il testo è diviso in tre parti.
Una prima sezione tratta della costruzione dell’astrolabio (f. 2r) e contiene immagini e descrizioni del quadrante (in particolare ai ff. 3v, 5r, 8v, 13r, 15r, 17r, 18v, 24r, 27v, 28v, 30v, 35r, 41v, 44v, 46v, 48r, 49v, 53r).
La seconda sezione descrive l’uso dell’astrolabio (f. 58r) e fornisce indicazioni su come costruire il tema natale di un individuo (f. 134v) ed il tema celeste (f. 136r) con lo strumento.
La terza sezione è dedicata alle misurazioni geometriche (f. 152r) e fornisce indicazioni su come determinare l’altezza di edifici, monti o altri oggetti tenendo conto della posizione del Sole e delle ombre dei corpi misurati (f. 157r). Con l’utilizzo dell’astrolabio e con calcoli geometrici era possibile determinare anche la profondità dei pozzi (f. 172v).
Sono presenti anche tavole che descrivono la posizione e la longitudine delle stelle e dei segni dello zodiaco (ff. 32v-34r e 38v-40v), una tavola per il calcolo dell’altezza del sole (tabula I [I]-[II]), una tabella di conversione dei gradi di longitudine in gradi equinoziali (tabula II [I]-[II]) ed una tavola di ascesa e visibilità dei segni zodiacali (f. 130v).

Informazioni aggiuntive

Sul frontespizio è presente la nota di possesso “Collegii Societatis Jesu Tridenti” (f. Ir). Dapprima di proprietà del collegio dei Gesuiti, il testo è successivamente divenuto di proprietà della Biblioteca del seminario teologico minore.
L’autore è Iohannes Stoffler (1452-1531), pastore e professore astronomia a Tubinga, noto per aver costruito strumenti astronomici e per le sue competenze di astrologo.
All’inizio il volume presenta un indice alfabetico di materie e nomi (f. IIIr).
Bibliografia:
• C.A. Nallino, s.v. Asṭurlāb, in Enc. Islam, I, 1911, pp. 508-510;
• J. Frank, Zur Geschichte des Astrolabs, Erlangen 1920;
• R.T. Gunther, The Astrolabes of the World, 2 voll., Holland Press, Oxford 1932;
• O. Neugebauer, The Early History of the Astrolabe (Studies in Ancient Astronomy, IX), Isis 40, 1949, pp. 240-256;
• D.J. Price, “An International Checklist of Astrolabes”, in Archives internationales d'histoires des sciences 8, 1955, pp. 243-263, 363-381;
• A. Bausani, Appunti di astronomia e astrologia arabo-islamiche, Editrice Cafoscarina, Venezia 1977;
• D.A. King (ed.), Astrolabes from Medieval Europe, (Variorum Collected Studies), Routledge, Farnham 2011.

ID

Biblioteca diocesana Vigilianum, gg Ya 183

Data

1553

Collezione