Avicennae Liber Canonis medicinae
Autore
Titolo
Avicennae Liber Canonis medicinae
Tipo
Cinquecentina
Commento
Il volume contiene Il canone della medicina (titolo originale Kitāb al-Qānūn, titolo latino Liber canonis medicinae) del medico e filosofo persiano Avicenna (in arabo Ibn Sīnā, 980-1037) nell’edizione stampata a Venezia nel 1505 presso Locatello Boneto.
Sul frontespizio del volume è ancora visibile la nota di possesso “Collegi Societatis Iesu Tridenti 1692” (f. [1]r). Sono inoltre presenti annotazioni marginali del 1600.
Questa edizione è tarda ma testimonia l’interesse per il testo di Avicenna anche tra Cinquecento e Seicento non solo per motivi letterari ma anche per le conoscenze che questo classico della medicina veicolava e per i rimedi terapeutici che esso proponeva.
Il testo è diviso in quattro libri, di cui il quarto è dedicato ai morbi contagiosi.
In particolare, il libro IV, fen I, tract. IV, capitoli I-V (ff. 329r-v) tratta:
della definizione della febbre pestilenziale (De febre pestilentiali),
dei segni che contraddistinguono la malattia (De signis febris pestilentiali), dei segni della corruzione dell’aria (De signis pestilentie aeris), della cura delle febbri pestilenziali (De curationibus febrium pestilentialium), dei metodi per evitare di contrarre il morbo (De preservatione <a> pestilentie).
Sono presenti annotazioni a penna (ff. 4v, 8v, 21v, 72r, 155r, 177v-178r, 187v, 194r, 198r-v, 228v, 263r, 264r-v, 267v, 315v, 317v, 318r-320v, 325r-v, 329v, 330r-v, 333v, 338r-v e 442v); copiose annotazioni a penna ai ff. 310v-312r.
Annotazione cancellata al f. 453v: “Ego te in ...”.
Annotazioni e prove di penna anche sull’ultimo foglio ([454]v).
Sul frontespizio del volume è ancora visibile la nota di possesso “Collegi Societatis Iesu Tridenti 1692” (f. [1]r). Sono inoltre presenti annotazioni marginali del 1600.
Questa edizione è tarda ma testimonia l’interesse per il testo di Avicenna anche tra Cinquecento e Seicento non solo per motivi letterari ma anche per le conoscenze che questo classico della medicina veicolava e per i rimedi terapeutici che esso proponeva.
Il testo è diviso in quattro libri, di cui il quarto è dedicato ai morbi contagiosi.
In particolare, il libro IV, fen I, tract. IV, capitoli I-V (ff. 329r-v) tratta:
della definizione della febbre pestilenziale (De febre pestilentiali),
dei segni che contraddistinguono la malattia (De signis febris pestilentiali), dei segni della corruzione dell’aria (De signis pestilentie aeris), della cura delle febbri pestilenziali (De curationibus febrium pestilentialium), dei metodi per evitare di contrarre il morbo (De preservatione <a> pestilentie).
Sono presenti annotazioni a penna (ff. 4v, 8v, 21v, 72r, 155r, 177v-178r, 187v, 194r, 198r-v, 228v, 263r, 264r-v, 267v, 315v, 317v, 318r-320v, 325r-v, 329v, 330r-v, 333v, 338r-v e 442v); copiose annotazioni a penna ai ff. 310v-312r.
Annotazione cancellata al f. 453v: “Ego te in ...”.
Annotazioni e prove di penna anche sull’ultimo foglio ([454]v).
Bibliografia:
• D. Jacquart, Lectures universitaires du Canon d’Avicenne, in J. L. Janssens – D. De Smet, Avicenna and His Heritage: Acts of the International Colloquium, Leuven-Louvain-la-Neuve, September 8-September 11, 1999, Leuven University Press, Leuven, 2002, pp. 313-324;
• N. G. Siraisi, Avicenna in Renaissance Italy: The Canon and Medical Teaching in Italian Universities after 1500, Princeton Legacy Library, Princeton 2014.
• D. Jacquart, Lectures universitaires du Canon d’Avicenne, in J. L. Janssens – D. De Smet, Avicenna and His Heritage: Acts of the International Colloquium, Leuven-Louvain-la-Neuve, September 8-September 11, 1999, Leuven University Press, Leuven, 2002, pp. 313-324;
• N. G. Siraisi, Avicenna in Renaissance Italy: The Canon and Medical Teaching in Italian Universities after 1500, Princeton Legacy Library, Princeton 2014.
ID
Biblioteca Diocesana "Vigilianum", gg Ya 578
Data
24 gennaio 1505